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“Almaviva cresce tra Usa e Brasile. Il tech italiano è competitivo”: l’AD Marco Tripi su Il Sole 24 Ore

“Almaviva cresce tra Usa e Brasile. Il tech italiano è competitivo”: l’AD Marco Tripi su Il Sole 24 Ore

15-04-2025

"Non sono i dazi a decidere l'esito della partita ma la maggiore competitività", Marco Tripi, AD di Almaviva, commenta oggi su Il Sole 24 Ore un altro anno di crescita importante del Gruppo e le prospettive attuali e di medio periodo, nell'intervista rilasciata ad Andrea Biondi.
"Siamo italiani e sappiamo gestire il caos meglio di chiunque altro".

Almaviva oggi è una tech company globale, impegnata sulla frontiera dell'intelligenza artificiale, con anima italiana, che produce piattaforme proprietarie, sviluppa soluzioni nel campo della mobilità, delle infrastrutture digitali e dell'acqua, che si muove come partner tecnologico del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (all'interno del Consorzio Sagitta) e che ha chiuso le valigie imbarcandosi per Expo 2025 a Osaka, come partner digitale del Padiglione Italia con sito, app e realtà virtuale.

Nel 2024 i ricavi del Gruppo Almaviva hanno sfiorato quota 1,5 miliardi, con un +22% sul 2023, e l'Ebitda è salito a 276 milioni, segnando un incremento del 30,8 per cento.

"Il 40% del nostro fatturato arriva dall'estero. E non perché l'Italia arretra, ma perché fuori cresciamo in fretta. Entro il 2025 puntiamo a superare il 50%, aumentando però anche il business in Italia", dice Tripi.

Negli ultimi mesi "abbiamo investito circa mezzo miliardo sul versante M&A e puntiamo a 1,5 miliardi nel prossimo anno". Nel radar ci sono operazioni mirate, che guardano a realtà tecnologiche di nicchia, anche piccole, "ma con competenze distintive che possono fare la differenza nei mercati esteri. In particolare in Brasile, dove siamo leader da vent'anni, ma anche negli Stati Uniti dove negli ultimi mesi dello scorso anno abbiamo acquisito per 350 milioni di dollari Iteris, società Nasdaq".

"In USA abbiamo il 12% del nostro business e puntiamo a far crescere la nostra presenza in particolare nel settore della mobilità".
"Vogliamo diventare una delle prime società tecnologiche al mondo".
Con una certezza: "Il cuore dell'azienda rimarrà italiano. Noi rimarremo con sede legale, centri di sviluppo e proprietà italiana", dice l'AD.